Gruppo TIM: verso lo Smartworking al 100%. Partenza per un gruppo di 1000 dipendenti.

05-09-2023
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Terminata l'emergenza pandemica si è creata una divisione tra le aziende contrarie allo Smartworking e quelle che invece lo ritengono una modalità al passo con i tempi. Tra le seconde c'è senza dubbio il Gruppo TIM che il primo febbraio ha dato il via ad un nuovo piano per il lavoro agile e che a partire da settembre consentirà a circa 1000 dipendenti di svolgere le proprie mansioni lavorative al 100% in remoto o quasi.

Come anticipato, TIM ha già adottato politiche decisamente favorevoli al lavoro in remoto che con il suo attuale piano di lavoro permette a circa 32.000 dipendenti di lavorare in remoto fino a 3 giorni alla settimana.

 

Con il nuovo progetto pilota la compagnia compie un ulteriore passo avanti verso il lavoro agile. Durante la sperimentazione, mille dipendenti che fanno parte del servizio clienti di TIM Enterprise lavoreranno quasi del tutto in remoto.

L'azienda valuterà l'andamento del progetto e l'opportunità di adottare questa modalità di lavoro a lungo termine con una serie di KPI (indicatori chiave di prestazioni) che terranno conto non solo della produttività, ma anche dell'impatto del lavoro completamente in remoto su efficienza energetica e sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

L'attuale piano di lavoro della compagnia prevede 2 giorni in sede e 3 da remoto per i dipendenti che lavorano in autonomia e hanno flessibilità oraria. Per chi invece deve garantire la propria presenza in determinati orari, i turni sono di una settimana di lavoro in ufficio e una settimana in remoto. Chiuse invece le sedi il venerdì, giornata che prevede lavoro in remoto per tutti i dipendenti. Inoltre per agosto l'azienda ha proposto la possibilità di lavorare in Smartworking al 100% durante le settimane centrali del mese.

 

“L’obiettivo è di verificare quanto la conciliazione vita-lavoro impatti sull’impegno aziendale e quanto questi equilibri possano essere confermati nel lungo periodo, alla ricerca di un modello di lavoro ibrido che consenta di ottenere i risultati più soddisfacenti per l’azienda e per i colleghi” - Paolo Chiriotti, chief human resources and organization officer di TIM