TIM fissato al primo luglio il closing per la vendita di Netco a Kkr.

24-06-2024
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C'è il D-Day per la cessione della rete a Kkr, sarà Lunedì prossimo, il primo Luglio, il perfezionamento della cessione di NetCo a Optics BidCo, un deal da 22 miliardi di euro, già approvato dal governo Meloni.

 

TIM è la prima compagnia telefonica in un paese europeo a farlo. Il colosso tlc ha fissato con il fondo statunitense Kkr per il 1° luglio il perfezionamento della cessione di NetCo a Optics BidCo, finalizzato a ridurre il debito e a rilanciare l'ex monopolio telefonico in difficoltà.

La rete di linea fissa in fibra e rame di TIM copre quasi l'89% delle famiglie del paese e i suoi cavi in fibra si estendono per oltre 23 milioni di chilometri in tutto il paese. Dopo la cessione, TIM trasferirà più della metà della sua forza lavoro domestica nella nuova società controllata dal fondo Usa, lasciandola con circa 16.000 dipendenti in Italia. Inoltre, ridurrà il suo debito di 14 miliardi di euro e la leva finanziaria a 1,6-1,8 volte gli utili core.

 

 

Come previsto dal piano dell’amministratore delegato, Pietro Labriola, la vendita della rete è destinata a dare a TIM una maggior flessibilità commerciale per competere nel mercato domestico dei servizi retail e per esplorare opportunità di M&A e partnership. Le principali divisioni che restano in pancia al colosso tlc sono Tim Consumer, Tim Enterprise, che fornisce servizi di connettività, cloud e cybersecurity per i grandi clienti aziendali, e Tim Brasil, la sua controllata brasiliana.

 

Il consiglio di amministrazione di TIM, ricordiamo, aveva approvato la vendita a KKR a novembre dello scorso anno dopo aver deciso di avviare una negoziazione in esclusiva con KKR, che a sua volta aveva avviato il dialogo con il Ministero dell'economia per garantire una presenza italiana nella NetCo.

Il governo Meloni ha approvato la cessione di NetCo come parte di un accordo più ampio per co-investire nella rete, prendendo una quota fino al 20% in un asset considerato di importanza strategica. Il fondo infrastrutturale italiano F2i deterrà una quota del 10%, mentre il fondo sovrano di Abu Dhabi e il Canada Pension Plan deterranno, rispettivamente, una quota del 20% e del 17,5%.

 

 

“In conseguenza della definitiva separazione e delle necessità di tener conto degli effetti economici e patrimoniali dell'operazione – si legge nella nota di Tim -, si rende noto che il calendario societario 2024, precedentemente pubblicato, è stato modificato per prevedere che il Consiglio di amministrazione si riunisca il 31 luglio per esaminare i dati preconsuntivi al 30 giugno 2024 e il 26 settembre per l’approvazione della relazione intermedia sulla gestione”.